Innovazione

Oggi nel realizzare un progetto occorre una velocità maggiore di quanto ne occorresse prima. Occorre subito affrontare e nel tempo stesso risolvere il problema. Nessun altro lo risolverà al posto nostro e soprattutto in poco tempo.

 COSA FARE:

  • Bisogna prendere tutto quello che la tecnologia ci offre e scegliere una nuova vocazione del territorio: quella dell’HI-TECH, della COMUNICAZIONE.
  • Bisogna costruire un nuovo agglomerato industriale, una nuova città basata sul BIT.
  • Bisogna immediatamente creare le condizioni tecnologiche affinché aziende, persone ed intelligenze possano trovare in questo villaggio le giuste occasioni di sviluppo. Ci sono paesi altamente tecnologici, dove alcune imprese stanno ponendo grande attenzione all’apertura di sedi in Italia.
  • Bisogna saper offrire loro le giuste condizioni di investimento nella nostra provincia e non ci mancano le competenze: cervelli ed imprenditori
  • Bisogna che si crei una rete di centri agganciati all’Università (Roma – Cassino), i quali potrebbero diventare start-up companies incubators, facendo leva su competenze universitarie ed industriali. (creazione di società per fornire venture capital – capitali a rischio – a chi ha intenzione di creare start-up companies nei vari settori dell’Hi-Tech.)“Stiamo percorrendo velocemente una strada di cui non sappiamo cosa c’è in fondo.Ma si tratta di una strada obbligata a senso unico. In alternativa non vi sono che regressione economica, disagio sociale e fame.”  
ACCELERARE I PROCESSI DI INSEDIAMENTO NEL TERRITORIO

Occorre intervenire sulle politiche di apertura di una nuova struttura. Infatti questi insediamenti produttivi sono anche frenati da una mancata politica di sviluppo in generale. Scarsità di finanziamenti e lentezze burocratiche influiscono anche in maniera determinante.

Note: Basti pensare che per alcune aziende sono necessarie 15 procedure prima della realizzazione dell’impianto, e 13 prima della sua attivazione. Ognuna delle 15 procedure è competenza di 10 diverse autorità, mentre le altre 13 sono prescrizioni di varia natura, non autorizzatorie, che vanno dalle semplici comunicazioni alle più complesse notifiche o richieste di sopralluogo o collaudo. Per ben che vada, almeno 163 pratiche (10 x 15 + 13: ma pare che in alcuni casi si arrivi a oltre 250 diversi fascicoli).